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Ford esplora il regno degli acquisti alternativi

Azioni e quote sono così demodé! Ultimamente, i risparmiatori stanno approcciando ‘l’investimento alternativo’. Gli acquisti ‘passionali’, come per esempio vini di etichette pregiate, opere d’arte e orologi antichi, sembrano essere impieghi di risorse molto più remunerativi.

Molti di questi ‘investimenti alternativi’ possono essere anche ‘indossati’, come alcune borse disegnate da stilisti famosi. Basti pensare alla famosa Birkin di Hermes, un oggetto molto più simile a un’opera d’arte che a un semplice accessorio da donna! Investire in queste borse pare sia molto più redditizio che investire… ‘in borsa’. In particolare, la Birkin, dal lancio del 1981, è aumentata nel suo valore di oltre il 14%, e a conti fatti parrebbe certamente una scommessa più sicura di quella con l’oro.

Buone notizie anche per gli appassionati di vino, come è accaduto con l’annata 2016 del nord Italia, le cui bottiglie più prestigiose hanno espresso una crescita del 24% nel loro valore, solo rispetto all’anno precedente*.

Per coloro che, invece, pensavano che investire nelle automobili potesse non essere conveniente, è giunto finalmente il tempo di ricredersi… la crescita totale del valore delle auto d’epoca, infatti, nel corso dell’ultimo decennio è stata di oltre il 450%*. E non si parla solo di supercar, che ovviamente hanno prezzi da capogiro, ma nell’elenco dei migliori modelli su cui puntare compaiono anche le hot hatch di Ford, con costi d’investimento particolarmente accessibili.

“La leggendaria Ford GT40, fa la parte del leone, rappresentando la supercar dell’Ovale Blu più costosa mai venduta all’asta. E la nuova Ford GT sarà presto la nostra auto più esclusiva di sempre, grazie ai pochi esemplari disponibili (250 all’anno in tutto il mondo, per un totale di 4 anni di produzione)”, ha dichiarato Jim Farley, Executive Vice President, e President Global Markets, Ford Motor Company. “Ma anche le classiche hot hatch, decisamente più accessibili, stanno mostrando importanti vantaggi, sempre che siano tenute in perfette condizioni”.

Nel marzo del 2016, infatti, una Ford Escort Cosworth, con poco più di 4.000 km, è stata battuta all’asta per €80,001, partendo da un prezzo di vendita di €26,102 nel 1992. Il prezzo medio di un Cosworth si è più che raddoppiato, rispetto al prezzo originale, mentre una Ford Fiesta XR2, venduta nel 1981 per € 6.505, ha accresciuto il proprio valore nel 2014 a un prezzo medio di vendita di circa € 10.701**. A questi casi di vendita di auto, se ne aggiungono altri tra privati a cifre più alte di quelle dichiarate pubblicamente.

“Prima di decidere dove investire il proprio denaro, è necessario pensare attentamente all’investimento giusto per se stessi”, ha commentato Andrew Shirley, responsabile del Knight Frank Luxury Investement Index. “Anche se gli indici che seguono beni come, ad esempio, le auto d’epoca hanno evidenziato un aumento molto importante negli ultimi 10 anni, i potenziali investitori devono essere cauti. Non ogni auto vedrà crescere il proprio valore allo stesso modo. Inoltre, vanno tenuti in considerazione anche costi significativi relativi alla proprietà di cespiti di lusso, come l’immagazzinamento, la manutenzione e l’assicurazione. Il mio consiglio è di comprare sempre qualcosa che in primis amate, e che desiderate possedere. Qualsiasi aumento di valore dovrebbe essere visto semplicemente come un quid pluris”.

Una ragione dell’enorme aumento del valore delle auto d’epoca risiede anche nella esenzione fiscale dei profitti derivanti da questa tipologia di compravendita, nella maggior parte dei paesi europei. Tuttavia, per molti collezionisti, poter acquistare l’auto che hanno sempre desiderato, rappresenta più che altro la realizzazione di un sogno di infanzia.